sabato 5 aprile 2014

chobits recensione


Hideki Morosuwa è il tipico ragazzo giovane che lavora per pagarsi gli studi, puntualmente al verde, abbonato ai canali per adulti, vergine e senza uno straccio di ragazza e se c'è una cosa che desidera veramente è un “personal computer” di nuova generazione. La particolarità di questi pc è che sono di forma umana, sono utilissimi, gentilissimi e bellissimi e naturalmente hanno rapito il cuore delle persone. Umane.

Una sera Hideki trova un pc, accanto alla spazzatura, buttato via e decide di portarselo a casa. Ma scoprirà ben presto che Chii, non come gli altri pc perché non ha memoria ma impara nuove cose come farebbe un bambino.

1)Le scene sono fatte bene, molto dinamiche, soprattutto quelle con Chii.
Chobits è un manga ben fatto: abbiamo una splendida trama, ricca di personaggi profondi. Il protagonista è come un bimbo sperduto, ignorante di tecnologia ed è facile immedesimarsi in lui nel corso di una storia a carattere romantico.

2) Ottimo il tema dei robot, gli umani che preferiscono la perfezione e l'amore di un pc piuttosto che quella tra di loro, ed è un tema che viene indagato dalle storie dei personaggi secondari, con sotto trame tristi e stupende.

2) Love is in the air: il romance non manca in questo manga, a Hideki sembra piacere Chii: ma si può mai amare un oggetto? Tutta la storia fa venire un leggero senso di malinconia, facendo sperare al lettore che non si arrivi mai ad una tecnologia del
genere.

3) Finale molto bello, in qualche punto della storia ci si può anche perdere ma il finale ricollega tutti i fili e lascia con la bocca aperta.

Si può creare un umano artificiale che provi sentimenti veri? Sembra essere questa la domanda che si pone Chobits. Io spero di no.

Voto: 10


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